Splendida gara di Gianmarco Tamberi in Diamond League. A Chorzow, in Polonia, il campione olimpico dell’alto è secondo con 2,34 al termine di un duello magnifico con il qatarino Mutaz Barshim, tre volte iridato con cui ha condiviso l’oro di Tokyo, che salta 2,36 all’ultima prova. L’azzurro ritrova prestazioni di valore assoluto e fa vedere di essere pienamente competitivo, quando manca poco più di un mese ai Mondiali di Budapest (19-27 agosto). Per il marchigiano è l’ennesima dimostrazione di classe e di carattere, tre settimane dopo il trionfo sulla stessa pedana agli Europei a squadre con 2,29. Un progresso di cinque centimetri sul primato stagionale, per dimenticare il passaggio a vuoto di Stoccolma (2,12 sotto il diluvio) e riportarsi ai migliori livelli dell’anno scorso, il 2,34 della finale vincente nel circuito dei diamanti a Zurigo. In una sfida vibrante Gimbo supera la quota al secondo tentativo, dopo il 2,32 alla prima, in una gara con errori anche a 2,20, 2,27 e 2,30 per poi sbagliare a 2,36 di poco. Terzo posto del tedesco Tobias Potye a 2,34 ma con un maggior numero di nulli. Nei 1500 metri Gaia Sabbatini torna a crescere dopo oltre un anno con 4:01.24, seconda azzurra di sempre con il miglior crono italiano dal 1982 e standard per i Mondiali, all’ottavo posto. Finisce terza nel martello Sara Fantini con 72,96 mentre negli 800 c’è il primato stagionale di Elena Bellò, nona in 2:00.61, e nel peso ottavo Leonardo Fabbri con 20,21.

“È una giornata super positiva – le parole di Gianmarco Tamberi – con un’ottima prestazione. Certo, sarebbe sempre bello uscire da vincitore e resta un po’ di rammarico per il secondo posto. Ma quasi preferisco così a un mese dai Mondiali, rimanere con la voglia dentro, non completamente soddisfatto. Mi sento in forma stratosferica, è stata la mia prima gara della stagione con tutta la rincorsa e ho eguagliato il risultato dell’anno scorso. Non ho trovato subito il ritmo, soltanto alla fine ci sono riuscito: un bel salto a 2,34 e gli ultimi due tentativi a 2,36 non erano male, ma so di poter fare ancora meglio”.

IAPICHINO ORO CON 6,93 AGLI EUROPEI U23, 4×400 CAMPIONE D’EUROPA
Meravigliosa creatura, Larissa Iapichino è la nuova campionessa d’Europa U23 del salto in lungo. Basta un solo salto alla fuoriclasse azzurra per assicurarsi la medaglia d’oro a Espoo, in Finlandia. E che salto: 6,93 (+1.2), migliore prestazione europea del 2023 all’aperto al pari con la campionessa olimpica Mihambo, primato personale all’aperto e a soli quattro centimetri dal record indoor di 6,97 siglato a Istanbul in occasione dell’argento europeo al coperto. A poco più di un mese dai Mondiali di Budapest, la saltatrice fiorentina che domani compirà 21 anni incassa risposte più che confortanti. Non voleva mancare l’appuntamento con la trasferta giovanile insieme ai compagni azzurri e l’ha onorato come meglio non si poteva. La pioggia ci mette lo zampino, la pedana si bagna, le avversarie non decollano, e allora dopo il 6,67 del secondo salto (+1.1) sceglie di non rischiare e di fermarsi. Nessuna la supera: argento alla svedese Maja Askag con 6,73 (+0.9), bronzo alla spagnola Tessy Ebosele con 6,63 (+0.2). Nella bacheca di Larissa, seguita in tribuna da papà Gianni, sostenuta a distanza da mamma Fiona May, il titolo di ieri si aggiunge a quello under 20 di quattro anni fa a Boras 2019, soltanto per citare gli allori giovanili. Ma qui, ormai, siamo in un tutt’altra dimensione, e le ambizioni di chi ha vinto l’argento a Istanbul e due tappe della Diamond League a Firenze e Stoccolma non possono avere limiti. A Montecarlo venerdì prossimo potrà continuare a saggiarle contro le più forti del pianeta.

Avete detto staffetta maschile? E allora vince l’Italia. O almeno è così che accade agli Europei U23 di Espoo con il trionfo della staffetta azzurra 4×400 composta da Luca Sito, Riccardo Meli, Francesco Domenico Rossi e Lorenzo Benati, spettacolare medaglia d’oro nella rassegna continentale a ventiquattro ore dal successo della 4×100 maschile di sabato pomeriggio. Prime due frazioni dominate, poi il brivido del sorpasso da parte della Gran Bretagna, quindi la rimonta decisiva del capitano Lorenzo Benati che supera l’ultimo frazionista britannico ai duecento metri dal traguardo e si invola verso la vittoria con il tempo di 3:02.49, migliore prestazione italiana U23: battuto dopo 14 anni il 3:03.79 di Vistalli, Juarez, Fontana, Galvan a Kaunas. Argento alla Turchia con 3:03.04, bronzo alla Gran Bretagna (3:03.12).