BUDAPEST – Scherma e fair play: un binomio autentico e che continua ad affermarsi. Lo scorso sabato (21 ottobre) la spadista del Fanum Fortunae Scherma, Asia Volpi, è stata insignita a Budapest del prestigioso “World Fair Play Awards” nella categoria “Youth”, da parte dell’International Fair Play Committee presieduto da Jenő Kamuti.
Il riconoscimento viene assegnato a partire dell’anno dal 2021 ai giovani tra i 15 e i 18 anni che si sono distinti per atti di fair play nel mondo dello sport.
Nel caso di Asia, il gesto che le è valso dapprima l’assegnazione del premio Fair Play 2021 dal Panathlon Club di Fano, e poi la selezione a quello internazionale, risale a una gara di qualificazione regionale al campionato nazionale di categoria di due stagione fa, in cui l’atleta marchigiana classe 2006 aveva rinunciato al pass per la finale segnalando che la stoccata che le avrebbe consegnato la vittoria non era valida, contrariamente a quanto era stato inizialmente stabilito dall’arbitro. Un comportamento di correttezza e sportività apprezzato da tutti.
La cerimonia di consegna dei premi si è svolta nell’elegante location del Castello di Budapest alla presenza di numerose autorità.
Asia, che era accompagnata dalla madre Silvia, dal tecnico del club fanese Evelina Langella e dal Presidente del Panathlon Club Fano, Francesco Savelli, è stata accolta in questa serata speciale con orgoglio e amicizia dall’Ambasciatore d’Italia in Ungheria, Manuel Jacoangeli.
Un riconoscimento di cui si dicono “orgogliosi” il Presidente della Federazione Italiana Scherma, Paolo Azzi, il Consiglio federale, il Comitato regionale FIS Marche presieduto da Stefano Angelelli e tutta la “grande famiglia” della scherma italiana.
Il gesto di Asia Volpi riporta ovviamente alla mente i più recenti casi di altre due spadiste italiane diventate icone del fair play tanto da essere pubblicamente elogiate anche dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. La bergamasca Mariaclotilde Adosini, nella Coppa del Mondo Under 20 di Beauvais, in Francia, decise di ripresentarsi in pedana un’ora dopo la fine del suo match dopo un errore arbitrale per concludere, e purtroppo perdere, un assalto in cui le era già stata assegnata la vittoria. La ferrarese Emilia Rossatti, invece, scelse di fermarsi a 17 secondi dal termine della finale del Campionato Italiano Under 23 di Vercelli, rinunciando al tentativo di rimonta e lasciando la vittoria all’avversaria-avversaria Gaia Traditi, infortunatasi alla caviglia e in quel momento in vantaggio di tre stoccate.
Proprio Emilia Rossatti, ieri a Brindisi, ha conquistato il gradino più alto del podio, per la competizione di spada femminile, nella Coppa del Mediterraneo Under 23.