Hdl Nardò Basket non si ferma più e infila un poker di successi da sballo. Anche sul difficilissimo campo di Cento, i ragazzi di Gennaro Di Carlo vincono e allungano la striscia positiva che una ventina di giorni fa sembrava fantascienza. Difesa, americani, coraggio, rotazioni lunghe, un pizzico di fortuna, gli ingredienti di un successo davvero molto pesante. In quel luogo di mezzo che è il Centopievese, tra Ferrara, Bologna e Modena, terra di sfoglia e tortellini, di lambrusco e nocino, il Toro impone lo stop all’overtime anche alla quotata Sella di coach Mecacci e di due americani di primo piano come il “vecchio” Archie e l’ex San Severo Sabin.   

Parravicini, Smith, La Torre, Stewart, Iannuzzi è il primo quintetto scelto da Di Carlo. Gli americani di casa spolverano subito l’artiglieria pesante. 9-4 dopo 3 minuti e mezzo con 7 punti per Archie e 2 per Sabin, mentre per Nardò la doppietta è di Stewart (4 punti). Parravicini ha le polveri bagnate da lontano (0/3), al suo posto entra Maspero, che segna subito e accorcia il gap a -1. Poi risale in cattedra Sabin con bomba e libero supplementare. Poco dopo è la volta di Toscano dalla linea dei 6,25 per il +10 ferrarese. Entrano Nikolic, Baldasso e Borra. Il finale di tempo è granata, l’ultimo sussulto è di Stewart jr. che fa 2 su 2 dai liberi. Si chiude 20-16.  

Per Cento si sblocca anche Mussini con un’altra tripla, Baldasso non fa lo stesso sull’altro fronte. Il Toro fa fatica e molti falli. I padroni di casa tornano a +10. Tocca a Nikolic cambiare temporaneamente il verso della gara: segna da tre, ruba palla a Bruttini e sul contropiede bissa la bomba. Mecacci è costretto al time out. Al rientro segnano dalla distanza prima Parravicini, poi finalmente Smith (primi punti del match per lo statunitense). È 28-28. In questa fase Sella si aggrappa a Mussini, implacabile dai liberi (8/8). Russ Smith lievita e infila 10 punti in questa seconda frazione, Nardò ritrova il suo asso prima di un’altra pausa che consente a Cento e a un ottimo Bruttini di andare negli spogliatoi avanti di 8 lunghezze (45-37).

Due le notizie al ritorno in campo. Hdl difende molto meglio, limitando parecchio i cannonieri di Cento (2 punti in oltre 6 minuti), e tra gli americani in casacca granata c’è ora una proficua connessione in attacco. Il sorpasso (47-48) è la logica conseguenza di tutto questo. Mussini continua a non fare sconti dai liberi, ma è l’unico in Sella a non sfigurare in questa fase. Un supersonico Smith è l’artefice della riscossa neretina, che produce il 58-59 finale (13-22 il parziale del terzo quarto). 

Mussini sbaglia il primo libero al dodicesimo tentativo, ma Cento comincia meglio l’ultimo segmento della partita. Il parziale di 7-0 è terribile, per il Toro evidentemente è la giornata delle pause e contro avversari così forti non è consentito. Sabin allunga a +9 e aumenta la confusione tra i granata. Possibile svolta del match a 4’40” dalla fine. Iannuzzi segna da sotto e Archie becca il tecnico per flopping (quarto fallo personale). Smith forse subisce fallo da Toscano in penetrazione, ma due passi dopo gli viene fischiato lo sfondamento. Di Carlo protesta, arriva il secondo tecnico e viene espulso. Nardò arriva a -2 prima di una bomba di Sabin fondamentale per Cento. Iannuzzi non sbaglia i liberi, ma non sbaglia nemmeno Palumbo in penetrazione. Gli ultimi 58 secondi sono pura ansia, centimetri e sospiri. È Stewart jr. a siglare la bomba del pari (81-81). Iannuzzi nelle vesti di “pirata” ruba il pallone decisivo e si va al supplementare

Subito il quinto fallo di Archie, Cento è stanca e disorientata. I canestri della vita sono di Stewart jr. e Smith (sempre loro) e di un redivivo La Torre da 3. Iannuzzi schiaccia da sotto. Chi si aspetta la bandiera bianca di Sella, però, resterà deluso. Il suo giocatore migliore, Mussini, mette la tripla della speranza. È il sussulto di una squadra mai doma, poi entrambe falliscono gli ultimi possessi. Dopo infinita sofferenza, si chiude 93-94. Dominio yankee con Smith e Stewart jr., autori rispettivamente di 35 e 24 punti. Il Toro ora vola.