Un episodio che fece prendere coscienza a dei giovani calciatori salentini in un avvenimento specifico, fu quello dell’autunno del 2010.

Vittima di razzismo,fu nientemeno che “Super” Mario Balotelli nella partita amichevole tra Italia e Romania nel novembre 2010 . A stigmatizzare l’accaduto vi fu un’ iniziativa di una squadra di calcio locale come la Virtus Racale del gruppo dei giovanissimi all’ epoca allenati da Alessandro Manni e Donato Metallo quest’ultimo futuro Sindaco della sua Città in quel decennio a partire dal 2012. “Io sto con Balotelli no al razzismo” era la scritta che comparve sulle maglie dei ragazzi del Racale, a sottolineare come la società italiana e’ multietnica e che siamo tutti uguali indipendentemente dal colore della pelle. Il Salento ha sempre avuto la cultura dell’ accoglienza. Ecco Donato Metallo è stato un buon sindaco; un giovane ( nato il 13 febbraio 1981) con un cuore grande da primo cittadino. Il suo mandato fu improntato su una visione concreta. Racale era tutto un fermento in quegli anni, ad ogni iniziativa dell’amministrazione comunale vi era una vitalità ed una presenza fisica costante di un sacco di gente. Riqualificazione energetica, raccolta differenziata all’80%, messa in sicurezza di tutte le scuole, pubblica illuminazione a basso consumo, i km di pista ciclabile, verde pubblico. L’assidua attenzione al mondo giovanile, in particolare per lo sport e la cultura, l’ integrazione sociale, rispetto e tutela dei più deboli, diritti civili. Sempre in mezzo alle persone, disponibile all”ascolto e con il sorriso ha cercato di affrontare le innumerevoli problematiche cittadine con senso di responsabilità ed equilibrio. Questo fu il decennio di Donato Metallo Sindaco di Eraclea (Racale). Nel 2018 la nostra redazione lo premiò quale miglior Sindaco della Provincia di Lecce proprio per i citati motivi. Nel 2020 viene eletto nel Partito Democratico in Consiglio Regionale. Si è occupato principalmente del settore culturale presiedendo la VI Commissione sino all’altro giorno, quando in un post ha comunicato le proprie dimissioni per motivi di salute. Una persona che ha speso la maggior parte della propria vita nell’associazionismo, nella politica,in ruoli chiave. Con una semplicità e naturalezza disarmante dichiara che non può svolgere il proprio lavoro al meglio e che è opportuno lasciare il proprio ruolo istituzionale. Questa e la sua metafora, rinchiusa in quella maglietta del lontano 2010. Stile e sostanza 

A cura di Michele Giannotta