Dalmonte guarda al prossimo avversario nella quarta giornata della fase a “orologio”
Real Sebastiani Rieti impone massimo rispetto, cautela assoluta e una forte ricarica di energia e autostima. La quarta giornata della fase a “orologio” del campionato di A2 spedisce Hdl Nardò Basket (due vittorie e un ko in questa seconda fase) su uno dei campi più difficili, al cospetto di un avversario che nel girone Verde è alle spalle soltanto delle accreditatissime Trapani, Cantù e Torino. La squadra di coach Alessandro Rossi fa molto affidamento soprattutto in chiave offensiva sulle capacità straordinarie dei due statunitensi Jazz Johnson e Dustin Hogue, ma può contare in generale su un roster ampiamente affidabile. Dopo Cantù, dunque, un altro scoglio impervio per il Toro, che Luca Dalmonte sta portando lentamente a una fisionomia di squadra certamente più solida che in passato. La classifica
impone di fare punti, a prescindere dal valore degli avversari e dai percorsi di crescita. La salvezza è un traguardo per il quale non serviranno prove e risultati banali.
“Cantù è un’esperienza da cui imparare – dice il coach di Imola – di conseguenza è necessaria un’analisi corretta di quella partita. Credo che per noi sia stata un’occasione persa, indipendentemente dal valore di Cantù. È vero che abbiamo rincorso l’avversario per tutta la gara, ma in parecchie situazioni potevamo essere migliori. Proprio dall’analisi di queste situazioni dobbiamo trarre insegnamenti per il futuro e per l’impegno con Rieti. Loro sono un roster profondo e assortito in modo corretto, con giocatori di qualità, allenato coerentemente alla qualità dei giocatori e con un’identità ben precisa. Una squadra che ha due opzioni offensive ben definite in Johnson e Hogue, ma che ha giocatori che per numero e qualità possono essere di