CAMPIONATI GIOVANILI

I giovani delle due società il prossimo anno si misureranno nei campionati di Serie A e B con le formazioni Under 17, Under 16 e Under 15. Fioretto: “Sarà una grande opportunità”. Mainolfi: “Continueremo a puntare sul territorio”

Due promozioni, due storie simili, quasi speculari, con un elemento comune che riguarderà la prossima stagione. Protagoniste di questo significativo exploit, Mantova e Juve Stabia, che con le rispettive prime squadre, tra domenica e lunedì scorso hanno conquistato la Serie B, vincendo, in modo abbastanza inaspettato i propri gironi di C. Un salto di categoria che si rifletterà chiaramente anche sui settori giovanili gestiti dai due club, che nel 2024-2025 affronteranno che le proprie formazioni Under 17, Under 16 e Under 15, i campionati nazionali giovanili di Serie A e B, andando a confrontarsi su palcoscenici senza dubbio più ostici delle medesime competizioni di Serie C.

Un balzo di categoria importante, che oltre a investire le prime squadre, comporterà una riflessione anche sul futuro dei vivai mantovani e campani. Perché se da un lato affrontare degli avversari più attrezzati, rispetto a quelli attuali, rappresenta senz’altro un’opportunità di crescita, dall’altro non può essere considerato di poco conto un salto che magari non era programmato e che richiederà un altro tipo di impegno che potrà però contare su un appeal decisamente maggiore. Aumento degli sforzi, ricerca di talenti sul territorio  a fronte di un necessario cambio di parametro che si riverberà anche sul lavoro stesso dei due interi settori giovanili, chiamati ad accelerare, senza ovviamente snaturarla, la propria strategia. 

“Non c’è dubbio che questo salto di categoria rappresenti una possibilità per confrontarci con i migliori settori giovanili d’Italia – ha dichiarato Marco Fioretto, responsabile del settore giovanile del Mantova, ancora in corsa con l’Under 17 per un posto nei play off – e che per quanto ci riguarda non potrà che contribuire alla crescita dei nostri ragazzi. Ma ciò che andremo ad affrontare il prossimo anno, non modificherà il lavoro impostato questa stagione”.

A livello giovanile, la società lombarda (che lo scorso anno con la prima squadra era addirittura retrocessa in Serie D) continuerà a procedere per gradi, come impostato all’inizio della stagione con l’intero staff. Pertanto, grazie anche al processo di affiliazione con le società del territorio – attualmente sono 30 –  proseguirà lo scounting in ambito provinciale per individuare quei talenti che potranno apportare un miglioramento alle squadre Under 17, Under 16 e Under 15 nell’ottica della prossima stagione.

“Dovremo lavorare in modo lungimirante – ha proseguito Fioretto – affermando ancora di più la nostra presenza nella provincia di Mantova e senza inseguire il risultato a tutti i costi, ma prendendo il meglio da un’esperienza che sarà senza dubbio di crescita e performante per i nostri giovani calciatori”.

Non modificherà la propria filosofia di lavoro neppure la Juve Stabia, pur con l’intento di migliore le formazioni che tra qualche mese si troveranno impegnate in campionati di un livello superiore rispetti a quelli disputati nelle ultime stagioni. “Questo passaggio di categoria ci permetterà di crescere anche dal punto di vista delle linee guida – ha dichiarato Saby Mainolfi, responsabile del settore giovanile del club campano -. E vogliamo cogliere questa opportunità, come un elemento di crescita, dando il giusto valore ai risultati che arriveranno. Da un punto di vista di lavoro, andremo a cercare qualche giocatore in grado di arricchire le rose attuali senza stravolgerle, per cui cercando di inserire circa un 30 per cento di nuovi innesti e mantenendo lo zoccolo duro dei nostri gruppi squadra”.

Un approccio in linea con quanto sviluppato negli ultimi anni da una società che lo scorso anno ha portato la propria formazione Under 15 a disputare la finale nazionale, poi persa contro il Cesena, e che si preoccupa soprattutto di ricoprire un ruolo di formatore, come ha voluto sottolineare Mainolfi: “Il nostro lavoro, condiviso con il Presidente Langella, che ringrazio per il supporto, è improntato sul reclutamento di ragazzi del territorio, sulla loro costante formazione per cercare di portarli in prima squadra. Inoltre abbiamo impostato un percorso alternativo a quello sportivo, con l’obiettivo di offrire ai nostri ragazzi la possibilità di formarsi come figure professionali differenti: allenatori, match analyst, fisioterapisti, team manager o addetti stampa per esempio. Per noi è importante mantenere all’interno degli staff eventuali ex nostri calciatori, per creare una maggior fidelizzazione sul territorio”.