La Lega Pro come modello da “studiare”.
E’ stata proprio la Serie C oggetto di un workshop di due giorni a cui ha partecipato la Lega di calcio russo con il presidente Andrey Sokolov, il vicepresidente Yury Poiyakov, il direttore Generale Nikolay Akeikin, Dmitry Protasov quale responsabile progetti e gli altri componenti della delegazione con dirigenti di club che fanno parte della stessa Lega.
Ad aprire i lavori e a parlare del management Lega Pro è stato Francesco Ghirelli, presidente della terza lega italiana di calcio professionistico.
Sono intervenute tutte le aree, gli uffici e le risorse che lavorano in Lega Pro, che hanno risposto alle numerose domande dei dirigenti del calcio russo.
“Il confronto con la Lega di calcio russa- spiega il presidente Ghirelli- è stato costruttivo e ci ha permesso di aprire nuove strade per collaborazioni e progetti internazionali che saranno utili alla C ed ai suoi club. Abbiamo illustrato il modello della C, i progetti, i piani riferiti alla sostenibilità, la Lega Pro dei pulmini che oltre ad una funzione tecnica, svolge un ruolo sociale e di formazione per i giovani”.
La delegazione russa ha avuto anche l’occasione di visitare il piccolo Museo dedicato ad Artemio Franchi, all’interno della sede della Lega Pro, con documenti che ne descrivono il dirigente e l’uomo di spessore.
La seconda giornata di lavoro è stata aperta da Jacopo Tognon, Vicepresidente Lega Pro, che ha illustrato oltre ai progetti internazionali in cui è impegnata la stessa Lega Pro, anche le novità in materia di codice di giustizia.
Ha chiuso i lavori Cristiana Capotondi, Vicepresidente Lega Pro, che ha tracciato il bilancio della due-giorni del meeting e ha illustrato la Lega Pro che punta sull’innovazione e sul digitale per intercettare sempre più un pubblico giovane e su progetti legati al merchandising. L’obiettivo è digitalizzare la C e spostare la voce digitale da costo a ricavo.