Britannico e svizzera sono i dominatori tra gli Elite ma il primo inno a risuonare nel centro di Emmen è quello di Mameli grazie alla 18enne di Cremona.
Piazzamenti per Mattia Cattaneo (Elite) e Luca Giaimi (Juniores), quinti.

EMMEN (OLANDA) – Drenthe 2023 si apre subito nel segno dell’Italia. La prima medaglia assegnata ai Campionati Europei di ciclismo, specialità cronometro, è quella donne juniores. Vince Federica Venturelli, che in questo modo mantiene fede ai pronostici della vigilia. Chiude i 20,6 chilometri di gara in 26’23″87; alle sue la svedese Stina Kagevi (a 23″36) e la tedesca Hannah Kunz (a 32″99). Il titolo europeo si aggiunge al bronzo, sempre nella crono, conquistato ai Mondiali di Glasgow, e ai titoli mondiali dell’inseguimento individuale e madison, ottenuti a fine agosto in Colombia.

“Una maglia che ha un grande valore – ha detto al termine la 18enne di Cremona -, perché la prima su strada. Vuol dire che sto lavorando bene, grazie anche all’aiuto del team e della Nazionale. Sono soddisfatta non solo del risultato ma anche della prestazione. Era una crono dura, più del solito; 20 km per gli juniores è una distanza non usuale. Ho gestito lo sforzo, evitando di fare l’errore del mondiale, quando sono partita troppo forte. Qui invece ho incrementato il vantaggio fino alla fine.”

Una stagione ricca di successi questa che si avvia alla conclusione: “Sono cresciuta molto e il prossimo anno mi attendono sfide ancora più importanti. Spero di continuare a far bene anche da professionista. Posso contare su una squadra forte e su una Nazionale che accompagna la mia crescita, mettendomi nelle condizioni di poter dare sempre il meglio”.

Buona la prova delle altre due azzurre: Alice Toniolli è ottava a 1’21”; Eleonora La Bella 15^ a 2’12.

Nella prova maschile vince, anche in questo caso, il favorito, ovvero il danese Philpsen (km 19,8 in 22’48″68), davanti al norvegese Nordhagen (a 46″43) e al belga Sentjens (a 49″12). Quinto posto per Luca Giaimi, partito bene (secondo al primo intertempo) è poi scivolato indietro. Termina la sua fatica a 1’03″25 dal vincitore: “Non sono molto soddisfatto. Speravo in un podio, ma nella seconda parte di gara ho avuto difficoltà a trovare il ritmo.”

Più distanti gli altri azzurri: 34° Andrea Bessega, a 2’03″75, 43° Andrea Montagner a 2’24″75.

UNDER 23 – Zoe Backstedt si laurea campionessa d’Europa con il tempo di 24’25″89 davanti la tedesca Antonia Niedermaier (57″51) e alla finlandese Anniina Ahtosalo (a 1’33″47). Prima delle italiane Gaia Masetti (a 2’05″79), decima. Per la 22enne emiliana un buon esordio in maglia azzurra: “Ho saputo di dover fare questa crono ad inizio mese. Vengo da una stagione positiva, ho collezionato diversi piazzamenti tra cui il terzo posto nella terza tappa del Tour de l’Avenir. Questa maglia è sicuramente una bella soddisfazione”. Ventesimo posto per Carlotta Cipressi, a 3’09″89.

Nella prova maschile il belga Alec Segaert (22’02″68), dopo l’argento mondiale a Glasgow, si prende il titolo continentale, complice anche l’assenza del nostro Lorenzo Milesi, che l’aveva battuto in Scozia. A fargli compagnia sul podio i due danesi Bévort e Wang.

Ventottesimo posto per Niccolò Galli, primo degli azzurri: “Peccato, potevo fare meglio perché il percorso l’ho trovato molto bello e adatto alle mie caratteristiche. Sapevo che sarebbe stata dura e non cullavo certo ambizioni di vittoria, ma qualche cosa di più era alla mia portata”. Alessandro Romele è 32° a 3’13″02.

ELITE – Gara femminile dominata dalla campionessa del mondo Reusser (35’53″53) che mette in mostra un fantastico tris europeo dopo le edizioni 2021 e 2022. A quasi un minuto finisce la britannica Henderson (a 43″36), terza l’austriaca Schweinberger. Vittoria Guazzini è 20^ a 1’48″34: “Il percorso sulla carta si addiceva. Sapevo di non essere nelle migliori di condizioni e di non poter competere per un podio. Ho cercato di fare del mio meglio e sono contenta di aver corso: queste sono esperienze importanti che mi serviranno sicuramente nei prossimi anni.”

Ventiduesima Alessia Vigilia a 1’58″06: “Un gara dura in cui il vento ha giocato un ruolo importante. Ho fatto fatica nella prima parte perché non riuscivo a trovare il rapporto giusto. Nella seconda parte, invece, ho trovato il ritmo e a spingere. Sono soddisfatta ma la strada per arrivare al top è ancora molto lunga”.

Joshua Tarling si conferma l’astro nascente per le gare a cronometro. Dopo il terzo posto mondiale alle spalle di due ‘mostri’ come Evenepoel e Ganna, in assenza di entrambi il 19enne britannico si prende, con apparente irrisoria facilità, la maglia di Campione Europeo (31’30″01). Alle sue spalle finisce lo svizzero Stefan Bissegger (a 42″92), terzo Wout Van Aert (a 43″14).

Ottima prova di Mattina Cattaneo, quinto a 1’13”, preceduto anche dal danese Bjerg. “Sono contento, era un punto di domanda dopo la Vuelta visto che sono passati solo due giorni. Ho fatto la prima parte molto bene, nella seconda parte invece ho sofferto molto. Giungere a 30″ dal podio lo considero un buon risultato”.

Chiude al 20° posto Matteo Sobrero, a 2’14″40: “Prova interlocutoria. Sapevo di non essere al massimo ma era importante gareggiare in vista di oggi.”

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