Arriva un altro successo di prestigio per l’atletica italiana. Mattia Furlani vince il “Men’s Rising Star 2023”, il riconoscimento per il miglior atleta europeo emergente dell’anno. A Vilnius, in Lituania, il giovane talento azzurro riceve il trofeo di stella nascente nella serata dei premi Golden Tracks assegnati da European Athletics, gli Oscar dell’atletica continentale. Per il diciottenne reatino è il coronamento di una stagione che l’ha visto conquistare la medaglia d’oro nel salto in lungo agli Europei under 20 di Gerusalemme con 8,23 sfiorando il personale di 8,24 dopo essere atterrato anche a 8,44 ventoso a Savona, la miglior misura di sempre al mondo per un teenager in ogni condizione. “È da un anno che sogno questo premio – le parole di Furlani, che nella scorsa edizione era stato nel terzetto di finalisti – ed è il miglior modo per avvicinarmi alla prossima stagione, quella degli Europei di Roma e delle Olimpiadi di Parigi”. A complimentarsi con l’azzurro il presidente FIDAL Stefano Mei, presente a Vilnius anche in veste di membro del Council EA. Un trionfo che porta ulteriormente alla ribalta internazionale il saltatore delle Fiamme Oro, promessa del futuro ma anche campione di oggi, che festeggia per essere stato preferito ad altri due fenomeni emergenti: il quattrocentista norvegese Havard Bentdal Ingvaldsen, campione europeo U23 e sesto ai Mondiali, e il mezzofondista olandese Niels Laros, autore della doppietta 1500-5000 agli Europei U20, in base ai voti espressi dal pubblico sui profili social EA, dalle Federazioni, dai media e da un panel di esperti. È la seconda volta che un atleta italiano si aggiudica questo premio, dopo il successo di Andrew Howe nell’edizione inaugurale del 2007. Alla Compensa Concert Hall della capitale lituana, presenti insieme a Mattia Furlani il fratello Luca e la mamma allenatrice Khaty Seck. Nel corso del gala sono state mostrate anche le immagini della strepitosa vittoria azzurra agli Europei a squadre.
Per il secondo anno consecutivo gli atleti europei dell’anno a livello assoluto sono Jakob Ingebrigtsen e Femke Bol. Il fuoriclasse norvegese del mezzofondo nel 2023 ha confermato il titolo mondiale sui 5000 metri, aggiungendo alla collezione due ori agli Europei indoor (1500 e 3000), il record del mondo nei 2000 metri (4:43.13) e la migliore prestazione mondiale nelle 2 miglia (7:54.10), senza dimenticare i cinque primati europei (1500 indoor e all’aperto, 3000 indoor e all’aperto, miglio). L’olandese volante è diventata campionessa mondiale dei 400 ostacoli e della staffetta 4×400 metri, ma è riuscita a imporsi anche agli Europei indoor (400 e 4×400) e in Diamond League, oltre a stabilire il record mondiale dei 400 indoor (49.26) e il primato europeo dei 400 ostacoli (51.45). Dopo essere stato proclamato nella scorsa stagione vincitore a pari merito con lo svedese Armand Duplantis, stavolta battuto come il greco Miltiadis Tentoglou, quest’anno Ingebrigtsen è l’unico a essere premiato tra gli uomini. Al femminile invece le altre candidate erano l’ucraina Yaroslava Mahuchikh e la spagnola Maria Perez. La “Women’s Rising Star” è invece la saltatrice in alto serba Angelina Topic che ha avuto la meglio nei confronti dell’irlandese Rhasidat Adeleke e della lettone Agate Caune.