La nazionale di calcio femminile, degli Usa, si aggiudica, per la quarta volta, il titolo di campione del mondo battendo, in finale, L’Olanda campione d’Europa. Abbiamo assistito ad un calcio di ottimo livello tecnico e con un’intelligenza tattica frutto di un lavoro intenso e professionale. Spalti gremiti e milioni di telespettatori hanno sottolineato l’interesse per questo nuovo messaggio sportivo fatto di sacrificio e tantissima passione. Con un pizzico di fortuna l’Italia avrebbe potuto conquistare la finale. Pazienza! Ci sarà tempo per dimostrare e raccogliere i frutti di un lavoro più che positivo. L’omaggio al Quirinale del presidente della Repubblica, alle atlete azzurre, è il riconoscimento e nello stesso tempo il ringraziamento per le emozioni che queste ragazze ci hanno regalato. Alla chiusura del sipario, molti sono i commenti. Soprattutto il paragone col calcio maschile. Possiamo sicuramente affermare, che negli Usa il calcio femminile è superiore a quello maschile. Lo dicono i quattro mondiali vinti. In altre parti del pianeta il livello migliora gradualmente e comunque la superiorità del calcio femminile affiora grazie allo spirito con cui le atlete affrontano le partite. Abbiamo visto il valore dell’appartenenza alla propria nazionale. Nel campo maschile ascoltiamo spesso giocatori che comunicano il loro addio alla nazionale e non per raggiunti limiti di età. Nel calcio femminile, si respira un’aria nuova dove emergono i valori dello sport. Ci auguriamo tutti che ciò sia duraturo. Per fare questo però è necessario respingere l’invasione di procuratori e pseudo dirigenti i quali hanno inquinato il mondo del calcio maschile. Le calciatrici sono più che intelligenti e sanno cavarsela da sole e anche in tal senso potranno dimostrare di essere superiori agli uomini.
Vincenzo Congedo

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