Nell’esordio di Italia Softball ai Giochi Olimpici di Tokyo 2020 al Fukushima Azuma Stadium le azzurre si mettono bene in mostra tenendo testa per tutto il match alla corazzata Stati Uniti, mantenendo la perfetta parità per metà gara e perdendo con uno stretto 2-0.

Il calendario metteva l’Italia fin da subito davanti al più proibitivo degli impegni, quello contro gli Stati Uniti campionesse del mondo in carica e grandi favorite – insieme al Giappone padrone di casa – per la conquista dell’oro olimpico, guidate in campo dalla leggenda di questo sport Cat Osterman in pedana di lancio alla sua terza partecipazione ai Giochi. L’avvio, come prevedibile, si dimostra difficile per le mazze italiane che faticano contro la trentottenne mancina e, salvo due hit by pitch nei primi due inning, l’unica valida arriverà nel quinto inning tramite singolo di Andrea Filler.

Il debutto olimpico non è però semplice nemmeno per l’attacco a stelle e strisce, perché dall’altra parte Greta Cecchetti non si fa vincere dall’emozione e tira fuori dal cilindro una prestazione da assoluto asso: trovatasi immediatamente in una situazione complicata con il leadoff McCleney in base Cecchetti mantiene la calma e si allontana da ogni pericolo, tanto che la prima valida la subirà solamente nel quarto inning, quando Valerie Arioto colpisce un singolo interno alle spalle di Filler e successivamente verrà spinta a casa dal singolo di Michelle Moultrie. È il punto che spezza la parità ma che non fa crollare le azzurre, che riprendono subito il controllo e provano a reagire nell’attacco successivo con la sopracitata valida di Filler ad aprire il quinto inning, ma che non si tramuterà in punto.
Gli Stati Uniti raddoppiano nella parte bassa della quinta frazione, aprendo con il singolo di Munro (che avanza poi in seconda per un errore di tiro di Longhi) seguito immediatamente dalla valida di McCleney che porta i corridori agli angoli e spinge l’head coach azzurro Federico Pizzolini a rilevare Cecchetti con Alexia Lacatena. La lanciatrice classe 2002, più giovane giocatrice presente al torneo olimpico di softball, debutta con la volata di sacrificio di Janie Reed che vale il 2-0, ma si concede anche il lusso di eliminare al piatto Arioto e di lanciare poi un sesto inning impeccabile, mettendo in mostra tutte le sue qualità anche al più alto del livello.

La difesa statunitense, nel frattempo, soffre il minimo indispensabile: Osterman lancia 9 strikeout in 6 riprese, ma con il punteggio ancora in bilico lo staff USA decide per l’ultimo inning di inserire Monica Abbott in pedana di lancio, che con tre strikeout in fila chiude la sfida ottenendo la salvezza.

L’Italia, che nella sua storia olimpica contro gli Stati Uniti aveva perso 6-0 a Sydney e 7-0 ad Atene, esce a testa altissima da questo match inaugurale per aver saputo tener testa ad una compagine più attrezzata. Tolta ogni possibile tensione del debutto, nella giornata di domani alle ore 8 (orario italiano) ci sarà il primo vero banco di prova per le ambizioni di medaglia di questo gruppo contro l’Australia, formazione quest’oggi sconfitta per 8-1 in 5 riprese dal Giappone.

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