Premio giornalistico alla carriera al Senatore Massimo D’Alema, per la sua vicinza al Salento e la terra di Puglia in ambito sociale,culturale e sportivo sin dal 1980.
Massimo D’Alema (Roma, 20 aprile 1949) è un politico, giornalista e scrittore italiano, già Presidente del Consiglio dei ministri dal 21 ottobre 1998 al 26 aprile 2000, primo e unico esponente del Partito Comunista Italiano (allora già disciolto) a ricoprire tale carica, nonché il primo a essere nato dopo la fine della seconda guerra mondiale. Ha guidato due esecutivi come presidente del Consiglio, nella XIII legislatura (1998-1999 e 1999-2000) con 553 giorni complessivi. Ha partecipato a un vertice del G8 in qualità di Capo del governo italiano (25° G8, nel 1999 a Colonia) presieduto dal Cancelliere federale di Germania Gerhard Schröder. Decise di dimettersi da capo del governo dopo la sconfitta della sua coalizione alle elezioni regionali del 2000.

È stato poi Ministro degli affari esteri e vicepresidente del Consiglio del governo Prodi II (17 maggio 2006 – 8 maggio 2008). È stato inoltre segretario nazionale della Federazione Giovanile Comunista Italiana dal 1975 al 1980, segretario nazionale del Partito Democratico della Sinistra dal 1994 al 1998 e presidente dei Democratici di Sinistra dal 2000 al 2007. È stato deputato per sette legislature e più volte vicepresidente dell’Internazionale Socialista.

Diplomato al liceo classico, dal 13 marzo 1991 è iscritto all’albo come giornalista professionista. Dal 26 gennaio 2010 al 15 marzo 2013 ha ricoperto la carica di Presidente del COPASIR.
L’arrivo in Puglia.
Il 19 marzo 1980 Mssimo D’Alema arrivò a Bari, dove venne accolto dal segretario locale della FGCI, Renato Miccoli, con cui avrebbe convissuto per quasi quattro anni. Come primo atto da responsabile di stampa e propaganda acquistò la televisione locale TvZeta, finanziata anche con dei concerti. Poco dopo fu promosso responsabile dell’organizzazione. Come tale, partecipava a tutti i comizi, manifestazioni e incontri del partito, per costruire un rapporto diretto con la base del partito ed essere indipendente dal resto della dirigenza, che gli era ostile, ritenendo il suo arrivo un commissariamento.
Nel 1994 D’Alema fu eletto nel collegio n. 11 della Puglia.
Nel 2001 si candida nel collegio di Gallipoli, ma non nella quota proporzionale. Viene eletto alla Camera dei Deputati con il 51,49% dei consensi e si iscrive al gruppo Democratici di Sinistra.
Proprio tra Gallipoli, Sannicola e Casarano instaura rapporti solidi che vanno ben oltre la politica, rapporti di amicizia fraterna, per esempio con l’avvocato Flavio Fasano già Sindaco della Città Bella e Assessore allo Sport nella Giunta Provinciale presieduta da Giovanni Pellegrino dopo l’Onorevole Salvatore Capone, politico di primo piano tra i democratici gallipolini, D’Alema sarà il testimone di nozze di Fasano.

In questa foto lo vediamo a Sannicola presso la Cooperativa Olearia nel giugno 2004 alla presenza del presidente Dott.Antonio Miccoli per l’inaugurazione dell’impianto produttivo ammodernato.
Cooperativa della quale chi scrive si onora di aver fatto parte in qualità di Consigliere di Amministrazione tra il 2015 ed il 2018.


Il Senatore D’alema ha avuto anche un rapporto ben consolidato anche con Sergio Blasi ex Sindaco di Melpignano e Consigliere Regionale ideatore e fondatore nel 1998 de la “La Notte della Taranta” evento culturale popolare che ha promosso il terrritorio salentino e le sue tradizioni in tutto il mondo, a Blasi è sttao conferito il “Premio alla Cultura”.

Ottimi rapporti anche con il Cav. Antonio Filograna patron e fondatore dell’azienda calzaturiera “Filanto”, presidente del Casarano Calcio dal 1978 per oltre 20 anni. Sotto la sua gestione ha vissuto il periodo più esaltante della sua storia arrivando a sfiorare la promozione in Serie B con il d.s. Pantaleo Corvino e giocatori del calibro di Fabrizio Miccoli, Cosimo Francioso, Dario Passoni, Dario Levanto, e Paolo Orlandoni.

Infine l’amicizia e il rapporto storico politico con l’attuale presidente della Regione Puglia Dott. Michele Emiliano magistrato in aspettativa.
All’età di 26 anni lascia la pratica come avvocato e supera il concorso in magistratura; in quel periodo di mattina fa l’uditore apprendista magistrato e di pomeriggio lavora come tuttofare dal padre Si trasferisce quindi ad Agrigento, dove lavora in Procura e incontra Giovanni Falcone e Rosario Livatino. Dal 1990 al 1995 lavora presso la Procura di Brindisi e si occupa di lotta alla mafia. Nel 1995 ritorna a Bari, come sostituto procuratore della Direzione Distrettuale Antimafia (DDA): conserva questo incarico fino al 2003, quando accetta di candidarsi a sindaco di Bari per la coalizione di centro-sinistra. Nelle elezioni amministrative, svoltesi il 12 e 13 giugno 2004, Emiliano è eletto a sorpresa sindaco di Bari al primo turno

Nomi autorevoli ai quali abbiamo voluto dare il giusto risalto e omaggiare per quello che hanno rappresentato nelle loro iniziative sia da amministratori pubblici che attraverso le loro professioni, dando lustro al Salento e la Puglia intera.

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